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storia e curiosità della Tosca

La Tosca è un dramma scritto da Victorien Sardou e rappresentata a Parigi per la prima volta il 24 novembre 1887.

Nel 1889 venne rappresentata a Milano e Puccini ne rimase così colpito che chiese all’editore Giulio Ricordi di acquisirne i diritti per poterla musicare. Nel 1893 Ricordi ebbe i diritti ma in un primo momento incaricò Alberto Franchetti e solo dopo il suo rifiuto l’opera fu affidata a Puccini nel 1895.

Ad ottobre del 1899 l’opera fu terminata e il 14 gennaio 1900 ci fu la prima al Teatro Costanzi di Roma. 

Tra gli spettatori Il Presidente del Consiglio Luigi Pelloux e la regina Margherita di Savoia.

Purtroppo il direttore d’orchestra Mugnone dovette interrompere più volte per i ritardatari che disturbavano entrando e cercando il loro posto.

 

Il Libretto è il testo in parole di un’ opera musicale. Il Libretto di solito è scritto in versi, i versi che poi verranno cantati e a volte ci sono scritte di fianco delle note o delle didascalie.

Di solito gli editori, compravano i diritti del libretto per poterlo poi musicare.

Il Libretto originale fu ridotto da cinque a tre atti, vennero eliminati molti personaggi riducendo a tre i principali  Scarpia – Tosca – Cavaradossi e concentrando il tutto sul dramma dell’amore.

Puccini modificò anche la morte della Tosca. Secondo la trama originale doveva buttarsi da Castel Sant’Angelo nel Tevere e morire, ma Puccini sapeva benissimo che la distanza era troppa quindi la fece morire semplicemente “gettandosi” nel vuoto.

 

Durante la messa in scena del suicidio della Tosca nel 1960 a New York i materassi messi a protezione forse erano un pò troppo “rimbalzanti“. L’attrice gettandosi per suicidarsi, rimbalzò più volte, il tutto sotto gli occhi degli spettatori che da un momento drammatico ricavarono grandi risate.

Tutto il dramma amoroso della Tosca ruota su tre location di Roma: il primo atto nella Chiesa di Sant’Andrea della Valle, il secondo a Palazzo Farnese e il terzo e ultimo a Castel Sant’Angelo.

È il 14 Giugno 1800 e siamo a Sant’Andrea della Valle. 

Angelotti, prigioniero politico, è evaso da Castel Sant’Angelo e ha trovato rifugio nella chiesa. Il pittore Mario Caravadossi sta finendo un quadro della Maddalena molto somigliante al viso della marchesa Attavanti della quale Tosca, la sua amante è molto gelosa. Caravadossi condivide con l’Angelotti la fede politica e decide di aiutarlo nascondendolo in casa sua. Lo accompagna ma Angelotti travestito da donna, dimentica il ventaglio.

Proprio sul ventaglio fa leva Scarpia il capo della polizia per far collaborare Tosca, di cui è da sempre innamorato, alla ricerca del Caravadossi. Accecata dalla gelosia Tosca va alla ricerca del suo amante, seguita però dalla polizia. 

Tosca, suo malgrado conduce la polizia a casa del pittore che viene arrestato, ma Angelotti si nasconde nel pozzo e sfugge all’arresto.

Palazzo Farnese –  

Palazzo Farnese  è la dimora del Barone Scarpia capo della polizia. Mario Cavaradossi si trova qui, dopo essere stato arrestato e torturato .Tosca sentendo le urla del suo amato torturato, rivela il nascondiglio dell’Angelotti che scoperto si uccide.

Caravadossi esulta platealmente la vittoria di Bonaparte e per questo viene condannato a morte. Tosca disperata implora pietà da Scarpia che acconsente di fare una finta fucilazione solo a patto che lei gli si conceda. La Tosca accetta, Scarpia scrive un finto salvacondotto e si avvicina alla donna che però lo uccide pugnalandolo. 

Tosca scappa via da Palazzo Farnese con il salvacondotto.

Castel Sant’Angelo – 

Sono le prime ore del mattino: Mario Cavaradossi è in attesa di essere giustiziato, canta malinconico  suoi  ricordi in musica e ripensa alla sua amata Tosca.

 La donna arriva dicendo a Caravadossi di stare tranquillo in quanto sarà solo una finta esecuzione. Ma così non è, i fucili sparano realmente e il pittore muore, Tosca disperata si lancia da un terrazzo di Castel Sant’Angelo.

Fine

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